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domenica 22 luglio 2012

Rapallo


Rapallo è un comune italiano di 30.785 abitanti della provincia di Genova in Liguria, distante dal capoluogo circa 32 km. La sua area urbana di riferimento si estende convenzionalmente su tutto il suo golfo, comprendendo i comuni contigui di Santa Margherita Ligure e Portofino, ad occidente, e Zoagli ad oriente per una fascia di popolazione di circa 43.000 abitanti, la decima della regione.

È il sesto comune della Liguria per numero di abitanti preceduto da Genova, La Spezia, Savona, Sanremo e Imperia.
Per tradizione, vi sono tre diverse modalità di indicare gli abitanti della città: i rapallini (in dialetto genovese rapallin) coloro che sono nativi di Rapallo e i rapallesi coloro che semplicemente risiedono nella città ligure. Un ulteriore appellativo è la dicitura ruentini, usato sempre più raramente nel gergo, solo calcistico, locale.
La località è celebre per essere stata la sede di due importanti trattati di pace, dopo la prima guerra mondiale, tra il Regno d'Italia e il Regno di Jugoslavia nel trattato del 1920 e tra la Repubblica di Weimar e l'Unione Sovietica nel trattato del 1922.
La principale arteria di collegamento stradale è l'autostrada A12, con un proprio casello autostradale, tratto completato e aperto al traffico veicolare nel giugno del 1969. Il casello funge altresì da affollata "porta d'entrata" anche per i comuni limitrofi di Santa Margherita Ligure, Portofino e Zoagli.
Il centro cittadino è attraversato dalla strada statale 1 Via Aurelia collegando ad ovest la frazione sammargheritese di San Lorenzo della Costa e ad est Zoagli. Due arterie stradali permettono inoltre il collegamento viario con la val Fontanabuona (nord) e con il Golfo Paradiso (ovest); la prima attraverso il passo della Crocetta sulla strada provinciale 58, passante per la frazione San Maurizio di Monti e inizialmente sulla stessa provinciale per il santuario di Montallegro, collegando Rapallo con Coreglia Ligure e Orero; la strada provinciale 31 di San Martino di Noceto permette invece il collegamento con la frazione Ruta di Camogli attraverso l'antica strada romana di Bana.
Il sempre più crescente traffico automobilistico, aggravato, tra l'altro, dalla mancanza di adeguate e alternative reti stradali comunali rispetto alla crescita della popolazione e dell'espansione edilizia, hanno portato al vaglio diversi progetti e soluzioni per limitare o quanto meno ridurre il flusso stradale del "nodo di Rapallo".
Tra gli interventi più accreditati vi è lo studio di realizzazione di un tunnel tra Rapallo e Santa Margherita Ligure con un collegamento diretto tra l'autostrada A12 e il comune sammargheritese. L'opera attualmente è in stato progettuale e di studio dalla Regione Liguria, Provincia di Genova, ANAS ed Autostrade per l'Italia responsabili dei finanziamenti.
Le due località rivierasche sono infatti collegate tra loro tramite due strade, l'Aurelia e la strada comunale di San Michele di Pagana, entrambe con un notevole traffico automobilistico. L'Aurelia non permette di arrivare direttamente a Santa Margherita Ligure, ma a San Lorenzo della Costa e solo una strada comunale - a volte stretta e tortuosa - collega la frazione sammargheritese al centro cittadino rendendo difficile il transito ai mezzi pesanti. La strada di San Michele di Pagana è molto più corta della prima - quasi 3 km scarsi -, ma giunti proprio a San Michele presenta una strettoia che consente il transito ad un veicolo per volta specie se si tratta di automezzi ingombranti. Inoltre recenti restrizioni di viabilità del comune rapallese hanno aggravato il problema costringendo ad una rapida soluzione.


Cabina della "Funivia Rapallo-Santuario di Montallegro"
Nel 2005 una conferenza tenuta nel palazzo della Regione ha siglato ufficialmente l'accordo d'intesa tra i comuni di Rapallo e Santa Margherita Ligure nella realizzazione di un "tunnel corto". Su richiesta del comune sammargheritese l'originale progetto del percorso è stato infatti modificato, rispetto all'opera originaria, per far sì che l'infrastruttura non risultasse troppo invasiva o d'impatto sul panorama della cittadina. Nel progetto attuale il tunnel s'immetterà con una diramazione dall'autostrada per poi sbucare al confine del territorio comunale rapallese a San Michele di Pagana, con una lunghezza complessiva di circa tre chilometri. La notevole differenza degli originali costi di costruzione verrà destinata ad altri progetti di viabilità comprensoriale come la "Tangenziale Rapallo-Zoagli" (opera che snellirà il traffico nella zona a levante della città) o il "Prolungamento di Viale Kasman" (Chiavari) verso il casello autostradale di Lavagna. Tutti i progetti sono stati ritenuti dal Ministero delle Infrastrutture opere urgenti e inseriti nel "Nodo Stradale e Autostradale Genovese".
Un'altra importante opera di viabilità è il progetto, mai avviato, del "Tunnel Rapallo-Val Fontanabuona". L'idea di collegare il centro costiero rapallese nell'immediata valle alle sue spalle risale al lontano 1860, su proposta fatta da alcuni amministratori locali fontanini. Il progetto, fermo per anni "sulla carta", è stato recentemente rilanciato dalla Regione Liguria portando nell'estate del 2008 a intraprendere un nuovo iter tra gli enti locali, provinciali, regionali e statali sul progetto e sul percorso del tunnel.


L'attività economica del comune si basa principalmente sul turismo, specie nel settore balneare ed alberghiero. Negli ultimi anni il Tigullio ha subito un notevole calo turistico, registrando valori negativi nell'intero territorio comprensoriale tigullino. Il trend negativo non si è però registrato nella città, unico caso del Tigullio, grazie alla positiva presenza estiva di tanti visitatori italiani e stranieri. I turisti sono per la maggior parte di nazionalità tedesca e francese, ma ultimamente si è registrato anche un incremento di "ospiti" olandesi.
La città è famosa per la presenza massiccia di "seconde case" (dovute principalmente alla "rapallizzazione" degli anni settanta del XX secolo), per la maggior parte di proprietà di cittadini lombardi, piemontesi ed emiliani. Proprio le seconde abitazioni vacanziere costituiscono una forte rendita monetaria, facendo di Rapallo una delle città italiane sotto i 50.000 abitanti con il più alto numero di entrate Imposta Comunale sugli Immobili (ICI, poi IMU) nel territorio provinciale (3º posto dopo Portofino e Arenzano), in Liguria (5º posto dopo Portofino, Arenzano, Alassio e Lerici) e in Italia.
Nel territorio non esistono grandi industrie produttive, ma piccole e medie imprese legate soprattutto all'artigianato e alla produzione locale. Tra le ditte industriali più famose vi è la Mares, fondata negli anni cinquanta da Ludovico Mares, attiva nel settore della nautica.


Il museo del merletto ha sede nella villa Tigullio. Il museo è stato aperto ufficialmente al pubblico nel 1990 e dopo un accurato ampliamento nelle sale sottostanti nel 1997. L'intera collezione comprende circa 1400 manufatti in pizzo pregiato databili tra il XVI secolo e alla fine del XX secolo. Compresi nell'ottima collezione anche capi di abbigliamento e arredamento oltre a 5000 disegni per la lavorazione del pizzo e del tombolo. Parte della collezione fa parte di un'antica bottega dedicata alla manifattura rapallese ceduta poi al Lions Club di Rapallo e quindi donata nel 1970 al Comune.
Il museo "Attilio e Cleofe Gaffoglio", sito nell'ex complesso monastico delle Clarisse, offre al visitatore numerose collezioni in oro, porcellana, avorio oltre che a sculture e dipinti pregiati donati dai concittadini Attilio e Cleofe Gaffoglio. Originari di Torino, ma residenti a Rapallo fino all'improvvisa morte nel 2000 erano i proprietari dell'intera collezione fino al lascito definitivo al Comune nel luglio dello stesso anno.
Il museo della civiltà contadina "Giovanni Pendola" è stato fondato soprattutto per far conoscere non solo ai giovani, ma anche ai turisti la Rapallo "di un tempo" collocando il complesso storico in un antico mulino presso la frazione di San Maurizio di Monti, sulla strada per il santuario di Montallegro. Sono presenti oggetti, attrezzi e molto altro legato al mondo contadino e all'agricoltura.



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