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martedì 12 giugno 2012

Sanremo


Sanremo (Sanremü in ligure, anticamente Villa Matutiæ), è un comune italiano di 57.047 abitanti della provincia di Imperia in Liguria.

È il primo comune della provincia per popolazione e il quarto della regione, mentre a livello provinciale la sua area urbana, che incorpora il di Ospedaletti con circa 61.000 abitanti, è preceduta solo dall'agglomerato di Imperia, e seguita per pochi migliaia di abitanti dalla conurbazione di Ventimiglia.
Per tradizione, vi sono tre diverse modalità di indicare gli abitanti della città: i sanremaschi sono coloro che da generazioni sono nati e vissuti a Sanremo; i sanremesi, coloro che risiedono o sono nati in città ma hanno origini forestiere; infine matuziani, usato più raramente e spesso in senso lato, raccoglie nella globalità gli abitanti della città dei fiori.

È una località turistica, rinomata per la coltivazione dei fiori (celebrata ogni anno con il corso fiorito Sanremo in Fiore), da cui il nome di Città dei Fiori. Inoltre ospita l'arrivo della corsa ciclistica Milano-Sanremo (una delle più importanti classiche del ciclismo), il Festival della canzone italiana, il rally di automobilismo, la tappa italiana dell'European Poker Tour, ed è sede del Casinò (uno dei quattro presenti in Italia). Dista dal capoluogo provinciale circa 24 km e 150 km dal capoluogo regionale.
La posizione geografica, in una insenatura riparata dalle montagne, è la principale causa del rinomato clima mite della città, che la rende meta di soggiorni sia estivi, sia invernali, anche curativi.


La città è stata fondata a ridosso di due dorsali montuose, che si originano nel Monte Bignone (1299 m) e procedono fino al mare: a est, verso il promontorio di Capo Verde (sormontato dal Faro di Capo dell'Arma della Marina), e a ovest fino a Capo Nero.
L'originario nucleo abitativo, la Pigna, è adagiato sulle pareti di una collina-promontorio sovrastata dal santuario della Madonna della Costa, e lambito dai torrenti San Francesco e San Romolo. A levante, il torrente San Martino ed a ponente il torrente Foce danno il nome alle relative zone est ed ovest della città.


Sanremo panorama del porto
La prima fascia dell'entroterra, a ridosso della città, è abbondantemente ammantata di serre e coltivazioni di fiori, stanti a ricordare il ruolo importantissimo della floricoltura nell'economia cittadina. Alcuni oliveti e resti di fasce (coltivazioni a terrazza), oramai quasi completamente abbandonate, costellano le campagne e le scoscese colline circostanti.
Le frazioni dell'entroterra boschivo distano pochi chilometri dal centro città, tanto che durante l'estate è consuetudine, da parte dei Sanremesi, fare le "gite fuori porta" tra i freschi boschi di castagno nella frazione di San Romolo, edificata intorno ad un prato che da anni è mèta di giochi di bimbi, o tra i pascoli della arieggiata vetta del Monte Bignone, da cui è possibile godere della vista da Saint-Tropez ad Albenga, e in giornate terse, fino alla Corsica.
La fascia boschiva dell'entroterra è stata recentemente inserita nell'istituendo "Parco Naturale di San Romolo-Monte Bignone": un'area di circa 700 ettari, ricca di fauna e vegetazione, nella quale si intrecciano fittamente sentieri e mulattiere di enorme interesse storico e paesaggistico.
I due promontori ad est e ad ovest di Sanremo ospitano rispettivamente le frazioni di Poggio e di Coldirodi: la prima, nota per rappresentare l'ultimo tratto in salita della Milano-Sanremo, la seconda sede dell'importante Pinacoteca Rambaldi.


Panorama Notturno da Coldirodi
Dal punto di vista amministrativo, la città si estende ad est oltre il Capo Verde. Qui si trova la frazione di Bussana, la più popolosa del Comune, che è stata edificata ex novo dopo che il terremoto del 1887 distrusse il centro abitato originario, posto sulle colline retrostanti ed oggi noto come Bussana Vecchia. Tale diroccato paesino rimase abbandonato fino all'inizio degli anni sessanta, quando artisti da tutto il mondo decisero di ripopolarlo, riportando le costruzioni in pietra alla loro struttura originale. Unico nel suo genere, oggi è un laboratorio d'arte a cielo aperto, un frammento di vita e cultura rurale e contadina di fine '800 estremamente suggestivo.


Da quegli anni la città iniziò a crescere dal punto di vista turistico: nel 1864 la zarina Maria Aleksandrovna per prima scelse Sanremo per "svernare", aprendo la strada al turismo elitario della nobiltà russa, attratto dal clima mite e dalla bellezza dei luoghi. Anche l'Imperatrice Elisabetta di Baviera (Sissi, Imperatrice d'Austria) tra i suoi numerosi e lunghi viaggi per l'Europa (1870-1890) si recò diverse volte a Sanremo.


Il Casinò di Sanremo
In quel periodo vennero edificati mirabili edifici e ville, principalmente in stile liberty, per l'aristocrazia europea che divenne semi-stanziale nella cittadina. Sempre a fine '800 la cittadina vide il passaggio dall'agricoltura basata sugli agrumeti, molto fiorente, alla floricoltura.
All'inizio del '900 cominciarono a sorgere le strutture di intrattenimento più qualificate per l'esigente élite della Belle époque: il Casinò, il campo golf, la funivia Sanremo-Monte Bignone, all'epoca la più lunga del mondo, l'ippodromo, lo stadio, eccetera. Al termine della Prima guerra mondiale Sanremo venne scelta per la Conferenza Internazionale degli Stretti, con cui venne discussa, tra gli Alleati, la redistribuzione delle terre dell'ex Impero Ottomano, tra cui la Palestina (assegnata alla Gran Bretagna), la Siria, Cilicia e Libano (alla Francia).
Intorno agli trenta si ebbe la massima espansione turistica della cittadina: la città continuò ad incrementare le proprie strutture ricettive da un lato, e l'economia basata sulla floricoltura dall'altro. Con l'approssimarsi della Seconda guerra mondiale iniziò un lento declino del turismo elitario, e con la fine del conflitto la città vide l'incremento del nuovo turismo di massa, e conseguentemente vennero spostati i periodi di soggiorno dall'inverno all'estate. Questa enorme crescita economica, e le grandi opportunità di lavoro nella floricoltura, attirarono soprattutto dall'Abruzzo tantissimi lavoratori, che di fatto contribuirono in maniera notevole ad accrescere la città.


Il porto vecchio, uno dei due presenti a Sanremo
Con l'istituzione, inoltre, del Festival della canzone italiana, Sanremo acquistò ancora di più un ruolo nell'immaginario collettivo di cittadina frequentata da personaggi famosi, e come tale vide il turismo incrementare in modo notevole. Pertanto le attività ludiche e ricreative per il nuovo tipo di esigenze crebbero di pari passo con la speculazione edilizia degli anni sessanta e settanta, che apportò una trasformazione tutt'altro che positiva in molte parti della città: la cementificazione selvaggia impedì di fatto uno sviluppo armonico del centro urbano, divenuto nel frattempo sempre più popoloso e caotico.
La nascita del nuovo porto turistico, Portosole, alla fine degli anni settanta, consolidò il ruolo turistico della città, sempre più fulcro dell'economia cittadina. Da allora prese inizio, complice una diversa sensibilità ambientale generalizzata, una riqualificazione delle aree meno curate della città, ed un nuovo piano regolatore pose un freno alla cementificazione selvaggia.
Attualmente la città sta attraversando un periodo di riqualificazione generalizzata, nel tentativo di contribuire in qualche modo a contrastare una lenta decrescita del turismo iniziata alla metà degli anni novanta e rilanciare la città non solo per una fruizione del turismo "mordi e fuggi", ma anche da un punto di vista culturale, storico, paesaggistico.


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