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sabato 26 maggio 2012

Isola di Sicilia

Isola di Sicilia

La Sicilia  è un'isola dell'Italia appartenente all'omonima regione, nel mar Mediterraneo.
Amministrativamente costituisce circa il 98% della Regione Siciliana, nell'Italia insulare. Il capoluogo è Palermo. La sua popolazione supera i 5.000.000 abitanti.
Posta al centro del mar Mediterraneo, di cui costituisce la più grande isola, anticamente era detta Trinacria (per la sua forma pressoché triangolare), poi Sicania e, infine, Sikelìa (Σικελία in greco).
È detta anche isola del Sole per la sua identificazione con l'isola descritta da Omero nell'XI libro dell'Odissea, nonché isola-continente per la notevole varietà dei suoi aspetti naturalistici, storici e culturali.
Con una superficie di 25.662 km², pari - grosso modo - all'intera superficie di tutte le isole della Grecia, è la più grande isola italiana; è, inoltre, la più estesa isola del mar Mediterraneo, la settima d'Europa, la quarantacinquesima del mondo. È l'isola maggiore più densamente popolata del Mediterraneo dopo Malta.
Di forma triangolare, la Sicilia ebbe nell'antichità il nome di Trinacria e Triquetra. Ha una notevole estensione costiera, con 1.483,9 km di coste.
Le coste settentrionali, alte e rocciose, si aprono sul Mar Tirreno con frequenti ed ampie insenature, come i golfi di Castellammare del Golfo, di Palermo, di Termini Imerese, di Patti, di Milazzo. Lingue di terra si protendono per molti chilometri sul mare, come nel caso di Capo San Vito e Capo Milazzo. Ad est la costa ionica è più varia; strette spiagge di ghiaia fin quasi a Taormina e fra la foce del fiume Alcantara e Riposto; frastagliata verso sud, con insenature e baie come quella di Giardini Naxos; laviche come ad Acireale, e di aspre scogliere basaltiche fino a Catania. L'ampio golfo di Catania presenta una spiaggia di sabbia dorata ma al suo termine la costa riprende ad essere rocciosa con una serie di fiordi tra cui quello di Brucoli. Quindi l'ampia baia di Augusta, che ospita il più grande porto commerciale della Sicilia, e il golfo di Siracusa nel quale la costa riprende ad essere sabbiosa fino quasi a Capo Passero. L'esteso litorale meridionale, caratterizzato prevalentemente da una costa bassa e sabbiosa, presenta un'unica rientranza di rilievo: il golfo di Gela sul quale si affacciano ben tre province: Agrigento, Caltanissetta e Ragusa. Le spiagge del sud della Sicilia sono generalmente ampie, sabbiose e spesso dall'aspetto selvaggio, talvolta incorniciate da suggestive scogliere bianche, come nel caso di Scala dei Turchi o di Eraclea Minoa.


Il traffico marittimo ha i suoi maggiori punti di riferimento nei porti di Messina, Palermo, Catania, Trapani, Augusta e Gela.
Il porto di Messina è il più grande porto naturale attrezzato della Sicilia, utilizzato sia come porto commerciale che militare (è sede di uno storico arsenale militare) e che, con il movimento annuo di circa 10 milioni di passeggeri, è il primo porto italiano nel settore. In provincia va inoltre ricordata l'importanza del porto di Milazzo, che effettua collegamenti con le isole Eolie, Ustica e Napoli.

Il porto di Palermo è uno degli scali merci e passeggeri più importanti del Mediterraneo, storicamente il più antico di Sicilia, attorno al quale si sviluppò la prima città[14]; nell'Ottocento divenne sede di prestigiose compagnie di navigazione, e negli ultimi anni ha avuto molta importanza il settore crocieristico, settore nel quale ha registrato enormi aumenti che lo hanno reso una delle mete preferite d'Italia e prima meta del meridione. I suoi cantieri sono tra i più attivi dell'Italia, e ogni anno sono tante le parti di navi qui costruite.
I porti di Messina, Catania e Riposto sino al 1860 erano fra i principali porti commerciali del Mediterraneo in quanto dal primo partiva il grano e la seta per quasi tutta l'Europa; dal secondo manufatti, prodotti agricoli e zolfi semilavorati; dal terzo soprattutto vini del comprensorio etneo.
Nel "granaio d'Europa", com'era definita la Sicilia, anche l'industria manifatturiera era praticata, grazie alle coltivazioni del baco da seta che faceva concorrenza alla Cina, ma ben presto venne boicottata dal governo centrale per favorire la nascitura industria manifatturiera del nord est d'Italia, appena liberato dal dominio austriaco. La Sicilia, inoltre aveva numerose cave d'argento, nonché tante cave di marmo che furono chiuse (nonostante molte ne siano rimaste nel trapanese). Non rimaneva alla Sicilia che l'industria agrumicola e quella dello zolfo che abbisognavano per sopravvivere di linee ferrate per il trasporto delle merci ai porti che furono realizzate in forte ritardo, per cui i porti di Messina, Catania e Riposto (agrumicolo), persero ben presto d'importanza. Questo settore presenta, ancora, enormi potenzialità inespresse a causa dell'insufficienza delle strutture portuali e delle vie di comunicazione, stesso discorso per il settore commerciale, crocieristico e diportistico.
Si colloca quarto scalo siciliano, il porto di Trapani, che ai tempi dei Romani assieme al porto di Marsala rivestiva una grande importanza nel Mediterraneo, sia per il sale e la sua esportazione, ma anche per il tonno rosso e il corallo, per cui Trapani è oggi una meta ricercata in tutto il mondo. Attualmente Trapani effettua collegamenti giornalieri con i maggiori porti del nord e centro Italia, con le isole Egadi, e persino con la Tunisia e la Sardegna. In provincia di Trapani vanno annoverati anche il più grande porto peschereccio della Sicilia, il porto di Mazara del Vallo. Inoltre si ricordi il porto di Marsala che collega alle isole Egadi e Pantelleria, e il porto turistico di Castellammare del Golfo. Testimonianza dell'archeologia navale è Marsala, dove sono stata rinvenute diverse navi puniche; le stesse battaglie combattute nelle Egadi e zone circostanti tra romani e cartaginesi, e prima tra Greci e Fenici (ad esempio Mothia) hanno lasciato resti di una grande attività e civiltà marinara, sin dal passato.
Il porto di Gela, che è il sesto dell'isola per tonnellate di merci movimentate, sposta soprattutto prodotti petroliferi e carichi secchi in quanto serve il polo petrolchimico della città; il vicino porto rifugio ha invece carattere turistico e commerciale.

Considerando i flussi turistici va ricordato anche il porto di Porto Empedocle in provincia di Agrigento, famoso per essere l'unico scalo italiano ad effettuare, via mare, una traversata diretta per le isole Pelagie.
Infine occorre ricordare altri porticcioli minori, specialmente quelli delle mete turistiche, Cefalù, San Vito Lo Capo, e quelli dedicati alla pesca come Scoglitti, Porto Palo e molti altri.
In Sicilia si ha una forte carenza di porti turistici in grado di gestire l'importante traffico diportistico, con la possibilità di una buona ricaduta occupazionale ed economica, anche se è in fase di realizzazione il porto turistico di Siracusa nell'attuale molo S.Antonio; un altro importante porto è quello di Marina di Ragusa che ha iniziato le attività il 3 luglio del 2009, ha una capienza di oltre 800 posti barca e sarà uno dei 3 "porti Hub turistici" della Sicilia; da non dimenticare, infine, il porto di Pozzallo che, oltre al trasporto merci, viene impiegato per più collegamenti quotidiani con Malta. Il vero problema è spesso legato a motivazioni burocratiche, ma anche alla carenza di fondi necessari per all'ammodernamento e la gestione delle strutture stesse. Altri porti turistici sono in realizzazione nel trapanese, nel messinese e nel palermitano.

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